E' l'equazione di Drake. A voi il compito di capire il motivo per cui l'ho usata come intestazione del mio blog. Mi piacerebbe che questo fosse uno spazio per esprimere i pensieri e le riflessioni che mi ronzano in mente e per ricevere le opinioni positive e, soprattutto, negative di chi le riterrà comunque meritevoli di una lettura.

lunedì 14 febbraio 2011

Il senso della vergogna

Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla.
A. Einstein


TG4 di ieri. Riporto le parole di Emilio Fede (ometto gli "ehm" e le rumorose prese di fiato):

"Cortei in piazza, fra politica e difesa della dignità della donna. In molte piazze d'Italia le donne si sono riunite, hanno manifestato, in nome della... in difesa della loro dignità... e il governo ha fatto tante cose per difendere la loro dignità [un sorrisetto ironico si disegna sul volto del nostro eroe]. Ma la politica, come dire, neppure si può dire era dietro l'angolo, era lì. [...] Rispetto, naturalmente, per il ruolo della donna. Rispetto, e come, per il ruolo della donna. Ma quando il ruolo della donna diventa scelta politica... e allora meglio farsi il segno della croce".

Mi chiedo quali siano le tante cose che il governo ha fatto per difendere la dignità della donna. Forse le buste con gli "aiuti per lo studio" che il Presidente del Consiglio elargiva alle giovani ragazze che lo deliziavano della loro compagnia? O forse le seguenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio?

Comizio elettorale in Sardegna, 25/01/2009: "Dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane, credo che non ce la faremmo mai..."

Intervento telefonico a Porta a Porta, 08/10/2009. Rivolto a Rosy Bindi: "È sempre più bella che intelligente."

Comizio elettorale in Piemonte, 25/03/2010: "Ho capito perché la Bresso è sempre arrabbiata. [...] Anche lei la mattina si alza. Poi apre la finestra, e anche lei come tutti noi sarà contenta. Poi si ricorda che deve andare a presiedere la Giunta, e allora si deve truccare. Allora va in bagno, accende la luce, e chi vede guardandosi nello specchio? Vede la Bresso! E si è già rovinata la giornata!"

Salone della moto di Rho, 02/11/2010: "Meglio essere appassionati delle belle ragazze che gay."

L'ultima è un capolavoro di sintesi. In otto parole riesce a dimostrarsi sia misogino che omofobo. Chapeau.
Torniamo ai latrati di Emilio Fede. Su una cosa ha ragione. Ieri politica e difesa della dignità della donna si coniugavano. Non nel senso che intende lui, però. Le piazze di ieri trasudavano di politica, non di scontro politico. C'era un fortissimo sapore di politica nel suo significato più originario, di gestione di un popolo, di una società, di individuazione dei principi-guida di una comunità. La dignità delle donne è un principio morale, non politico, ma il ruolo delle donne nella società è uno dei temi più politici in assoluto. "Quando il ruolo della donna diventa scelta politica" sarebbe meglio interrogarsi sui motivi, piuttosto che farsi il segno della croce. Se una manifestazione in difesa della dignità delle donne ha una connotazione politica, di protesta contro uno schieramento politico e soprattutto contro un modo di fare politica, non sarebbe il caso di riflettere sulla correttezza di certe scelte? Se fossi una donna, mi sentirei ulteriormente avvilito dall'affermazione del Ministro alla Pubblica Istruzione (dove siamo finiti?) Mariastella Gelmini, che ha liquidato le manifestazioni di ieri come "poche radical chic".
Il modo migliore di commentare le parole di Fede sulle donne è pensare che provengono da colui che procurava a Berlusconi le puttane per le serate.
Se tutto ciò non bastasse, a ricordarci perché una manifestazione come quella di ieri non basta, arriva l'ultimo spot dei libri di Alfonso Luigi Marra. La levatura dei testimonial che si sono succeduti cresce ogni volta di più. Dopo Marra medesimo, abbiamo visto succedersi la figlia, Manuela Arcuri, Lele Mora e adesso Ruby! Che ovviamente rimane in reggiseno e mutandine, blaterando qualcosa sul regime... Se non l'avessi visto non ci crederei. Invito i coraggiosi e i forti di stomaco alla visione (link al sito di Repubblica).

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