E' l'equazione di Drake. A voi il compito di capire il motivo per cui l'ho usata come intestazione del mio blog. Mi piacerebbe che questo fosse uno spazio per esprimere i pensieri e le riflessioni che mi ronzano in mente e per ricevere le opinioni positive e, soprattutto, negative di chi le riterrà comunque meritevoli di una lettura.

mercoledì 9 marzo 2011

C'è di mezzo il mare

Il popolo molte volte desidera la rovina sua ingannato da una falsa specie di bene; e come le grandi speranze e gagliarde promesse facilmente lo muovono.
N. Machiavelli


Negli scorsi giorni mi è capitato di guardare la pubblicità di Ballarò. Mi ha colpito il disegno che compariva sullo schermo. Era ritratto un braccio di mare, sul quale si affacciano due coste, una di fronte all'altra. Da questa parte, persone in riva al mare che guardano l'altra costa. Non si capisce bene cosa facciano, però sembrano assolutamente concentrati, assorti nella visione di ciò che accade dall'altra parte. Lo spettacolo non è affatto bello. Di là si vedono colonne di fumo levarsi da quelle che sembrano macerie. È un'immagine triste, e si capisce che le persone che guardano non sono rapiti in estasi, ma pensierosi.
Quando ho visto il disegno ho subito pensato che rappresentasse noi che sulla riva del Mediterraneo osserviamo ciò che accade dall'altra parte, in Libia. Il fumo è quello dei bombardamenti sul popolo che si ribella al tiranno. E noi? Noi restiamo lì a guardare, preoccupati per la tragedia umanitaria che si svolge a pochi chilometri da noi e, cinicamente, anche per i profughi che potrebbero bussare alla nostra porta.
E subito un lampo: e se invece fosse il contrario? Se il fumo all'orizzonte fosse quello della nostra democrazia e le macerie quelle del nostro senso dello Stato, dei nostri valori, delle nostre leggi? E il mare nel mezzo l'abisso che si allarga ogni giorno fra noi e i nostri vicini, il resto dell'Occidente, che ci guardano da una riva ormai lontana?
Il pensiero mi ha turbato. Non so quale fosse l'intento di chi ha realizzato il disegno, ma solo il fatto che io vi abbia visto una tale idea mi ha dato un senso di tristezza e rabbia.  In un momento in cui i popoli nordafricani e mediorientali lottano per la democrazia, noi rischiamo di indietreggiare. Perché l'Italia non può essere come gli altri paesi, normale, con alti e bassi ma normale? Invece il nostro è un paese malconcio, violentato nell'intimo da individui che approfittano dell'indifferenza dei più, beatamente addormentati mentre le fiamme lambiscono il letto. Speriamo che la sveglia non sia troppo brusca.

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