E' l'equazione di Drake. A voi il compito di capire il motivo per cui l'ho usata come intestazione del mio blog. Mi piacerebbe che questo fosse uno spazio per esprimere i pensieri e le riflessioni che mi ronzano in mente e per ricevere le opinioni positive e, soprattutto, negative di chi le riterrà comunque meritevoli di una lettura.

giovedì 28 aprile 2011

L'imbarazzo della scelta

Meno si ha da riflettere, più si parla.
Montesquieu


Il rituale della mattina è quasi sempre lo stesso. Sveglia, in piedi, caffettiera sul fuoco, RaiNews, colazione. Siamo abituati a sentire parlare della porcheria del giorno che il governo e la maggioranza stanno preparando, ma negli ultimi giorni le cose sono un po' diverse. Si ha l'impressione che la discesa libera sul pendio della vergogna sia ormai una slavina fuori controllo.
Il quadro è il seguente. Sullo sfondo, sono disegnati da tempo i processi a carico di Berlusconi con l'annesso carico di leggi ad personam in barba all'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e all'orizzonte si profilano le elezioni amministrative e i referendum. Non si fa in tempo a commentare la furbata che Berlusconi sta tentando di compiere ai danni del referendum sul nucleare per evitare un verdetto negativo sul legittimo impedimento, che subito si accavallano altre vicende. Il mai domo sottosegretario Giovanardi lancia l'ennesimo anatema medievale contro la campagna pubblicitaria dell'Ikea, rea di non progettare cucine per soli etero. Non volendo sfigurare, il sindaco leghista di Treviso, Gian Paolo Gobbo propone di multare i gay che si baciano in pubblico. Giusto il tempo di diventare paonazzi di rabbia, che si riaccende la polemica per il tentativo di approvare alla Camera la legge sul fine vita, che priverebbe i cittadini del diritto di disporre della propria vita in nome di discutibili principi religiosi di certo non condivisi.
Sono perfino riusciti a far passare in sordina l'annuncio di Tremonti di una nuova manovra correttiva...
Adesso si aspettano i commenti della maggioranza sul verdetto della Corte di giustizia europea, che ha bocciato il reato di clandestinità. Proprio nel mezzo della bufera sulla partecipazione italiana ai bombardamenti in Libia. È questo il nervo scoperto, che rischia di far esplodere le tensioni accumulatesi negli anni fra Pdl e Lega, due partiti le cui basi sono molto più distanti fra loro dei vertici. Che il governo cada proprio su questo? Bossi che stacca la spina perché non sopporta l'idea di bombardare gli africani sarebbe il colmo. È per questo che la possibilità è concreta.

2 comments:

Anonimo ha detto...

Non credo che Bossi voglia staccare la spina e far cadere il governo a proposito del bombardamento in Libia.
La lega ed i suoi capi non sono pacifisti, altrimenti non avrebbero detto che occorre sparare ai clandestini in mare e lasciarli affogare.
La base leghista si è presa paura dei clandestini e dei diversi, quella paura soffiata abbondantemente dai caporioni leghisti.
E l'Europa ha detto che il reato di clandestinità non deve esistere, si trovano in braghe di tela. Le loro leggi sulla sicurezza non valgono niente.
In quanto a cose che si succedono, siamo al colmo, scandalo scaccia scandalo, ma tutto quello che servirebbe non si discute.
Servirebbe chiarezza in economia, sulle proposte (assenti) di crescita, sul lavoro, sul futuro dei giovani. Niente di niente.
L'unico che ha detto qualcosa è stato Galan, ma è stato subito zittito.
Ciao Salvo, un abbraccio.

Salvo ha detto...

La gestione dell'intera questione libica da parte del governo ) la manifestazione più lampante della mancanza di politica vera da parte di questa maggioranza. Si tira a campare solo per perseguire obiettivi che non hanno nulla a che fare con l'amministrazione e la gestione di un paese. L'espressione "repubblica delle banane" non ci è mai calzata così a pennello.

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