E' l'equazione di Drake. A voi il compito di capire il motivo per cui l'ho usata come intestazione del mio blog. Mi piacerebbe che questo fosse uno spazio per esprimere i pensieri e le riflessioni che mi ronzano in mente e per ricevere le opinioni positive e, soprattutto, negative di chi le riterrà comunque meritevoli di una lettura.
La serietà della crisi economica e le sue ripercussioni sulla disastrata situazione italiana stanno ulteriormente aggravando la caduta di consensi per la maggioranza. Con un governo in debito d’ossigeno e aggrappato a equilibrismi politici estemporanei, un’opposizione normale di un qualsiasi paese democratico avrebbe buon gioco a incamerare i favori della popolazione, stanca e delusa dall’incapacità e dalla miopia della classe dirigente. Un’opposizione normale, appunto.
Il compromesso era solito significare che mezza pagnotta era meglio di niente. Tra i moderni statisti sembra in effetti che mezza pagnotta sia meglio di una pagnotta intera.
G. K. Chesterton
Le prime pagine di oggi delle testate di disinformazione vicine al governo sono un concentrato di soddisfazione per il brillante accordo raggiunto ieri che, in pratica, riscrive la manovra.
Se c'è uno, che, nemico di tutti i vizi, batte la strada giusta della vita, subito si attira l'odio di chi non segue la stessa strada. Infatti, chi si sente il coraggio di approvare ciò, che egli stesso si guarda bene dal fare? In secondo luogo, chi si dedica esclusivamente a far quattrini, non è disposto ad ammettere che fra gli uomini vi sia attività di maggior pregio di quella, a cui egli si attiene.
Petronio
Si ricomincia a scrivere. Se da un lato i mai così annunciati sconvolgimenti delle ultime settimane smuovono gli animi e invitano alla riflessione, dall'altro l'indignazione, l'inquietudine e il disagio spingono con forza sui loro confini abituali.
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
I. Montanelli
L'inchiesta sulla P4 si allarga e diventa, purtroppo, ogni giorno più interessante. La figura di Bisignani, per gli amici Gigi, assurge a fulcro dell'intera vita istituzionale italiana. Come una piovra, i suoi tentacoli toccano ministri, esponenti politici di spicco, aziende statali, magistratura. Le intercettazioni restituiscono un quadro che ha dell'incredibile (o no).
Nella settimana in cui l’Italia in crisi urla la sua indignazione sul palco di Tuttiinpiedi! a Bologna, la politica si interessa di più dell’annuale raduno leghista di Pontida. Davanti e sopra il palco allestito sul “sacro prato”, va in scena la classica pagliacciata dell’iconografia padana, fatta di spadoni, figuranti rosso-crociati, sole delle Alpi e militanti in camicia verde.
Ben venga lo scandalo; non temiate che nello scandalo sia sommersa l'autorità dello stato: anzi, nello scandalo si erge sempre più solida l'autorità stessa. [...] È la catarsi liberatoria di ogni tensione. E voi giornalisti cosiddetti indipendenti ne siete, come dire, i sacerdoti benemeriti. [...] È lo sterco concimante della socialdemocrazia: le dirò di più, è addirittura l'antidoto contro il peggiore dei veleni, che è la presa di coscienza per la gente. [...] E io voglio vedere arrivare fra diciotto, vent'anni, nel 1987, anche l'88, scoppiare uno scandalo al giorno, all'ora: ministri, gente di direzione, industriali, gente incriminata in tangenti, in furti, una schifezza; tanto che sui giornali fanno più presto a fare la lista dei ministri che quel giorno non hanno rubato. Perché finalmente si arriverà al punto che anche noi italiani potremo gridare: Per Dio, siamo immersi nella merda fino al collo, ma è per questo che camminiamo a testa alta!
D. Fo
La faccenda che ruota attorno a Luigi Bisignani è solo l'ultima riga del lungo elenco di, per essere diplomatici, affaires della storia italiana. Le circostanze, tuttavia, fanno sì che questa riga rischi di essere scritta in grassetto.
Non è detto che gli intelligenti arrivino in alto e gli stupidi rimangano in basso. Ascesa e caduta non costituiscono affatto un processo razionale.
V. Woolf
Essendo di sinistra, non faccio un c.... dalle due del pomeriggio in poi, come ha finemente sentenziato Giorgio Stracquadanio. Di conseguenza, mi dedico alla riflessione sulla lungimiranza e la saggezza di coloro che in questo triste momento costituiscono la guida del paese, loro sì strenui lavoratori.
Camminando Scalzi sta dedicando ai referendum del 12 e 13 giugno una speciale rubrica, a cui ho dato il mio contributo. Troverete articoli che trattano in dettaglio i singoli quesiti, la spiegazione del tentativo, fallito, del governo di impedire lo svolgimento della consultazione sul nucleare, una storia dei referendum tenutisi nel nostro paese e una guida per chi abita lontano dal proprio luogo di residenza per poter votare. Informatevi e andate a votare.
Il malcontento è il primo passo verso il progresso.
O. Wilde
Zingaropoli in tutti i quartieri, droga libera, centri sociali al potere, abolizione della proprietà privata e intercettazioni a tappeto su tutti i telefoni, compresi quelli giocattolo per i bambini.
La malignità ha e' fini suoi determinati e procede con le sue regole, e però non sempre offende quanto può; ma la ignoranza non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da ciechi.
F. Guicciardini
È facile sparare a zero sui politici, specialmente quelli più in vista. Prima di criticare bisognerebbe almeno per un minuto mettersi nei loro panni e capire che sedere su determinate poltrone comporta delle responsabilità non da poco.
L'egoismo è sempre stato la peste della società e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società.
G. Leopardi
Apprendiamo oggi che l'Italia è un paese ricco. Le parole di Tremonti lasciano pochi dubbi: "So che ci sono i poveri ma francamente credo che quella rappresentazione sia discutibile. Molto può essere fatto ma risulta da tutte le statistiche che in questo decennio la ricchezza non è scesa ma è salita".
L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.
E. Biagi
Da siciliano, non posso non commentare l'ultimo provvedimento dell'Assemblea Regionale Siciliana. L'ARS ha approvato, con il voto anche delle opposizioni, una legge proposta dall'MpA, il partito del governatore Lombardo, che prevede lo studio del dialetto siciliano come materia scolastica obbligatoria nelle scuole elementari, medie e superiori della regione.